Addio Raul Casadei: Il re del liscio muore di Covid-19
3 min readPurtroppo non ce l’ha fatta. Oggi è morto Raul Casadei: il re del Liscio ci ha lasciati. Se ne va all’età di 83 anni. Aveva contrato giorni fa il virus del covid-19, come il resto della sua famiglia. Atroce è leggere ora le parole della figlia Carolina, quando su facebbok, scriveva appena una settimana fa. Grazie a tutti per i messaggi, le telefonate, gli auguri… siete tantissimi! La vostra energia positiva è arrivata…. stiamo tutti meglio! Soprattutto RAOUL. Ci vuole pazienza ma la risposta è buona. Il covid è una brutta bestia, speriamo che ci abbandoni per poter tornare tutti a una vita normale. Sinceramente non abbiamo fretta di fare il tampone d’uscita, preferiamo sconfiggerlo per bene.
Grazie a tutti per l’affetto e la disponibilità! Saluti dal Recinto.
Grazie a tutti per i messaggi, le telefonate, gli auguri… siete tantissimi! La vostra energia positiva è arrivata…….
Pubblicato da Carolina Casadei su Sabato 6 marzo 2021
La scomparsa del signore delle balere e dell’allegria danzante ha scosso l’intero mondo Vip. Nei gironi scorsi Raoul Casadei si era infettato. Il 2 marzo era stato ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena. Poi, nella mattinata di oggi, la comunicazione del decesso. Raul è stato salutato sui social con messaggi di grande affetto da parte dei fan, come degli amici che hanno avuto la gioia di conoscerlo.
“Questa è l’ultima volta che ti ho incontrato. Eravamo nella ‘nostra ‘ Rimini e tu, come sempre, ci hai deliziato con la tua musica, sinonimo di allegria e gioia di vivere”, scrive Simona Ventura a corredo di una foto che la mostra ballare con Raoul Casadei;
“Ricordo il nostro incontro casuale in un autogrill ed il tuo fantastico pullman tecnologico. Da quell’incontro nacque il brano ‘Loredana Bertè’ mi pare”, il pensiero di Loredana Bertè a cui si aggiungono gli omaggi di chi, come Enzo Ghinazzi, Marco Liorni, Laura Pausini, porterà per sempre nel cuore il ricordo del grande Raoul.
“Che tristezza. Il Covid, maledetto, si è portato via un grande romagnolo e un grande italiano. Raoul #Casadei, un amico. Eravamo insieme e spensierati la scorsa estate a Cesenatico. Quando sembrava che il peggio fosse alle spalle. Addio #Raoul. Scrive Enrico Letta sul suo Twitter.
“Il tuo Liscio riecheggerà ovunque, per sempre, caro Amico… Ciao Raul, salutaci le stelle”, quello dei Nomadi.
Che tristezza. Il Covid, maledetto, si è portato via un grande romagnolo e un grande italiano. Raoul #Casadei, un amico. Eravamo insieme e spensierati la scorsa estate a Cesenatico. Quando sembrava che il peggio fosse alle spalle. Addio #Raoul. pic.twitter.com/FL5ZLV5ksW
— Enrico Letta (@EnricoLetta) March 13, 2021
Addio a Raoul Casadei: La storia scritta in note
Nato a Gatteo, diplomato alle magistrali, Raoul Casadei è stato per diciassette anni maestro elementare. Si è appassionato alla musica a sedici anni, quando lo zio Secondo, direttore della più famosa orchestra di liscio romagnolo (fondata da lui nel 1928), gli regalò una chitarra.
Alla fine degli anni ’50 iniziò a partecipare agli spettacoli dell’Orchestra Casadei. Lo zio decise di rinominare la sua formazione Orchestra Secondo e Raoul Casadei. L’Orchestra Casadei dagli anni ’60 diffuse la musica da ballo romagnola in tutta l’Italia eseguendo più di 365 concerti all’anno . Nel 1971, dopo la morte dello zio Secondo, Raoul prese in mano la conduzione dell’orchestra. Negli anni ’70 fu il protagonista del cosiddetto “boom del liscio”. Lunga la lista dei successi: Ciao mare, Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale, Tavola grande. Nel 1980 si ritirò dal palcoscenico continuando a gestire l’orchestra da dietro le quinte.