Canada - Il Covid-19 prende l'aereo: oltre 1000 infettati

Il Covid-19 prende l’aereo per diffondersi. Non è una storiella, bensì il triste evento accaduto in Canada. Più di mille passeggeri infatti, sono risultati positivi nonostante si fossero imbarcati con il certificato di un tampone negativo. Stando a quanto riferito dalle autorità federali, nel periodo compreso tra il 22 febbraio e il 25 marzo, su 70.819 viaggiatori ne sono risultati infettati 1.094 all’arrivo (ovvero l’1,5% del totale). Il dubbio di tamponi falsi aleggia e non poco. Nel mese di febbraio due passeggeri, consapevolmente positivi, erano stati trovati in possesso di un tampone falso e per questo costretti a pagare una multa da circa 10mila dollari. Un precedente che lascia sospettare che dietro alle infezioni registrate in Canada ci sia un giro di furbetti. Ma la scoperta delle autorità ha fatto però ipotizzare dell’altro.

Ecco il dubbio sul Covid-19

Il dubbio che corre sul filo della scienza riguarda l’accuratezza delle indagini attraverso i test. Quest’ultimi infatti, impiegano alcuni giorni prima di riuscire a rilevare l’eventuale presenza del Covid-19, non è da escludere che si possa trattare di una serie di falsi negativi o che i contagiati avessero appena preso il virus.

Le misure di controllo in Canada

Il piano anti-Covid messo su dal Canada era stato considerato assai accurato per tentare di placare la diffusione delle varianti. Le restrizioni, introdotte a febbraio, prevedono che i viaggiatori debbano presentarsi all’arrivo con il certificato di un tampone negativo; il test rapido non è considerato valido e dunque serve quello molecolare. Successivamente bisogna eseguire un altro tampone all’arrivo in aeroporto e trasferirsi in hotel in attesa dell’esito. A quel punto, come spiegato da La Repubblica, i negativi possono andare a casa o nella loro residenza ma solamente per completare la quarantena di 14 giorno. Un ultimo tampone negativo è obbligatorio per uscire.

Problema degli aerei a lungo raggio

Viaggi e aerei non sembrano ancora sicuri. Le compagnie vorrebbero tornare a volare garantendo voli Covid-free. L’idea è quella di testare tutti i passeggeri alla partenza. La strategia però non è impeccabile. A marzo si sono riscontrate 7 positività rilevate in un volo tra Dubai e Auckland, in Nuova Zelanda. Come pubblicato dalla rivista Emerging Infectious Diseases, grazie alla ricostruzione dei loro percorsi e all’analisi genetica del virus è stato possibile mostrare come la trasmissione fosse avvenuta nel corso del volo, durato ben 18 ore.