Caso Aurora Leone, nuovo attacco di Enrico Ruggeri: "Ecco come sono andate davvero le cose"

Enrico Ruggeri è tornato sulla polemica nata attorno alla Nazionale Cantanti dopo le accuse di Aurora Leone, componente del gruppo comico dei The Jackal. Il cantante aveva già espresso il suo parere su Twitter, ma ha voluto rafforzare il suo pensiero con un lungo post condiviso su Facebook, in cui ha spiegato come sono andate realmente le cose nel corso della serata “incriminata”: “Aurora e Ciro sono stati invitati dalla squadra avversaria. Abbiamo deciso comunque di ospitarli nel nostro albergo. Non so quando, ma evidentemente a un certo punto viene detto loro che solo Ciro avrebbe giocato. Presumo che, non essendo noi riusciti a trovare nessuna cantante donna disposta a giocare, come invece altre volte era successo, anche i nostri avversari abbiano pensato di schierare una squadra solo maschile”.

Ruggeri: “Abbiamo quest’abitudine da 40 anni”

Poi, Ruggeri ha voluto chiarire la consuetudine della Nazionale Cantanti di allestire un tavolo per l’intera squadra: “Da 40 anni la nostra abitudine è quella di allestire un tavolo per la squadra, uno per lo staff e altri per gli ospiti, di qualunque sesso siano. Ci vediamo solo alle partite, siamo sottoposti a sollecitazioni di ogni tipo. Ci sembra bello parlare tra noi per un’ora per cementare la nostra unione”.

Ruggeri: “Pecchini una persona pacata e intelligente”

Subito dopo, la difesa nei confronti dell’ormai ex dg Pecchini: “Escludo nel modo più assoluto che una persona pacata, intelligente e avveduta come Gianluca Pecchini abbia pronunciato una frase suicida come ‘non puoi sederti perché sei una donna’. Purtroppo non ero a tavola, mi è stato raccontato di un alterco tra Ciro e un membro dello staff, una deprecabile lite tra due uomini. Non so chi avesse ragione, non c’ero, ma mi è stato detto che si è trattato di un momento molto antipatico da ambo le parti, conclusosi con un adesso sono c***i vostri”.

Ruggeri: “Eros ha abbandonato la nave senza dirci nulla”

Infine, non manca una frecciatina nei confronti di Eros Ramazzotti: “Ci spaventiamo, cerchiamo di capire e porre rimedio, parlando tra noi fino a notte fonda. La mattina scopriamo che Eros, senza dirci nulla, è partito abbandonando la nave. Si diffonde il panico. Inizia una riunione che si protrae otto ore, mentre arrivano notizie e pressioni di ogni tipo. ‘Non giochiamo’. ‘Dissociamoci’. Nel frattempo, mi dicono che devo dire qualcosa al TG4. Sono agitato, voglio salvare la partita a tutti i costi, tutti mi stanno addosso. E sbaglio una frase. Invece di dire ‘Se non vede questo TG, qualcuno glielo dica’, mi esce un infelicissimo ‘se qualcuno la conosce’, che probabilmente suona come un ‘non so chi sia’. Non era quello che volevo dire, ma peggioro ulteriormente la situazione”.

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