Aprile 19, 2024

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Green Pass, il nuovo decreto per l’obbligo sul lavoro: ecco quando

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green pass

Un decreto legge per estendere il Green Pass obbligatorio a tutti i lavoratori della Pubblica Amministrazione e a quelli dei settori privati, dove è già previsto per i clienti. Ovvero bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre e piscine, trasporti a lunga percorrenza. Un Super Green Pass dunque che potrebbe entrare in vigore tra mercoledì 15 e giovedì 16. Oppure un provvedimento ancora più ampio. Comprendere tutto il lavoro privato, ma da varare dopo il primo turno delle elezioni amministrative, in programma tra il 3 e il 4 ottobre.

Questi i due scenari su cui è al lavoro il governo Draghi mentre al suo interno si ripetono le divisioni tra chi, come Roberto Speranza e Renato Brunetta, vorrebbe muoversi il prima possibile e chi, come Matteo Salvini, manifesta ancora una certa resistenza attorno all’ipotesi.

Il piano:

Come riporta Il Corriere della Sera il nuovo decreto estenderà la Certificazione Verde Covid-19 a tutti i dipendenti dei ministeri, delle Regioni e degli enti locali, degli enti pubblici non economici, delle agenzie fiscali e delle autorità indipendenti. E includerebbe come categorie la magistratura, i militari e le forze di sicurezza. Ad oggi 1,2 milioni di lavoratori sono già vaccinati e ne mancano 300-350mila secondo le stime della Funzione Pubblica. Questo infatti servirebbe, come vuole il ministro Brunetta, anche per riportare in ufficio i dipendenti pubblici che finora hanno usufruito dello smart working. Poi ci sono i lavoratori dei settori in cui la clientela già deve mostrare la certificazione. In attesa che i numeri diano consigli su cosa fare, visto che ci si aspetta già dal nuovo decreto un boost alle vaccinazioni.

Categorie escluse:

Il piano prevede anche delle categorie escluse. Una di queste è il Parlamento, che grazie all’autodichia può regolare i rapporti di lavoro con i propri dipendenti. I lavoratori di Camera e Senato quindi sarebbero fuori da queste norme: per farceli entrare ci vogliono atti da votare a Montecitorio e Palazzo Madama. Per deputati e senatori le regole sono intanto già stabilite con una delibera del collegio dei questori. Il certificato serve per entrare al ristorante, partecipare a convegni e conferenze all’interno di Camera e Senato, per andare in biblioteca o nell’archivio. Ma non è richiesto per le consumazioni al banco né per entrare in aula, anche perché, in questo caso, si aprirebbero profili delicati di limitazione del diritto di voto.

I problemi del nuovo decreto:

Il sottosegretario Roberto Garofoli sta guidando a Palazzo Chigi il lavoro di approfondimento anche giuridico sul tema, raccogliendo le osservazioni di sindacati e imprese, perché l’imposizione di un obbligo generalizzato presenta diversi aspetti problematici. A inizio settimana dunque si farà un punto, poi a metà della settimana potrebbe riunirsi la cabina di regia per assumere le decisioni. Ma è probabile ad oggi che si procederà per step e giovedì in Cdm vada l’obbligo di Green pass per i dipendenti pubblici e per i settori, dalla ristorazione alle palestre, nei quali c’è obbligo di pass per i clienti. Contro queste misure sopracitate l’ala più critica della Lega potrebbe tornare a farsi sentire in Parlamento, nei voti sul primo decreto Green pass al Senato e su quello che riguarda le scuole e i trasporti, alla Camera. Ma dalla sua il governo ha il partito del Nord e l’ala più governista.

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