Morte Michele Merlo, i Nas mettono le mirino due medici: “Furono superficiali”
1 min readNuovi dettagli emergono all’interno dell’indagine per la morte del cantante Michele Merlo. Come riportato dall’Ansa infatti due medici, uno in Veneto e l’altro in Emilia-Romagna, sono finiti nel mirino dei Nas. Secondo gli stessi infatti, oltre al medico di Rosà, “emergono evidenti responsabilità” anche nei confronti delle altre due figure.
Il medico bolognese visitò Michele il 2 giungo diagnosticandogli una tonsillite. Per i Carabinieri i due medici avrebbero “trattato con superficialità i sintomi suggestivi di leucemia, ritardandone la diagnosi e compromettendo l’esito delle cure. Tuttavia nessuna terapia somministrata il 2 giugno avrebbe evitato il decesso“ e questo è il motivo per il quale il medico di Vergato non è stato indagato.
Intanto si avvicina la data dell‘incidente probatorio, che si svolgerà il 2 marzo.