Addio a Antonio Inoki, il padre del wrestling che sfidò anche Muhammad Ali
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Foto: Wikipedia
Il mondo del wrestling è in lacrime per la morte di Antonio Inoki, all’età di 79 anni. Simbolo e leggenda di questa disciplina, la notizia della sua scomparsa è stata dai media giapponesi, che hanno citato fonti vicine al campione. Il noto wrestler, tra i pioneri della Mixed Martial Art, è successivamente diventato un politico impegnato nel sociale. Inoki è considerato tra gli artefici del successo del wrestling moderno, con la fondazione della lega professionistica nel 1972 e l’avvento della televisione a bordo ring. Una popolarità cementata dallo storico incontro con il campione di boxe Muhammad Ali, nel 1976 al Nippon Budokan di Tokyo. Ritiratosi ufficialmente nel 1988, l’anno dopo è stato eletto al Parlamento tra le file del partito “Sport e Pace”. Si distinse per la sua attività diplomatica, prima in Iraq e poi nel corso degli anni in Corea del Nord. Nel luglio del 2020, i primi segnali di salute non più di ferro lo costrinsero ad ammettere problemi al cuore.