Alvaro Morata ancora nel mirino delle critiche. È stato suo l’errore decisivo su rigore nella finale di Nations League tra Spagna e Portogallo, che ha consentito alla squadra di Cristiano Ronaldo di vincere il trofeo per la seconda volta dopo l’edizione del 2019. Sui social l’ex centravanti della Juventus è stato bersagliato dai tifosi che l’hanno attaccato pesantemente e addirittura minacciato di morte, come condiviso sui social dalla moglie Alice Campello.
“Ucciderò tuo marito se lo vedo per strada, non lo lascerò in pace un solo istante, ucciderò i bambini con le mie stesse mani, spero che nessuno sopravviva“, è solo uno dei terribili messaggi che gli sono arrivati su Instagram.
La sua risposta, con una foto di Morata e i suoi figli, è stata la seguente: “Tutti commettiamo errori nella vita. Nessuno è escluso. La vita è fatta di apprendimento, di esperienze, di momenti belli e brutti. Per tutti. Ma non siamo noi a giudicare gli altri. Il calcio è così e credo che sia il bello, è così eccitante e imprevedibile. È sport e intrattenimento e bisogna dargli l’importanza che ha. Ciò che conta è la persona che si è nella vita. Ed è lì che si batte chiunque. Mi piacerebbe vedere la vita di ognuna delle persone che state criticando per un errore e vedere come fanno tutto alla perfezione e cosa hanno ottenuto nella vita. Per favore, abbiate rispetto e smettetela di essere persone così cattive“.