Vaccini, nuova scoperta: "Meglio se magri e terza dose in arrivo"

Si continua a studiare i vaccini per migliorare la lotta al coronavirus. Le novità sono conseguenza di analisi approfondite. Terreno fertile per affinare le tecniche è amplificare gli studi dove gran parte della popolazione è già stata vaccinata. Su questo la Gran Bretagna fa scuola. Il governo britannico infatti, sta pensando di sottoporre, chi ha già ricevuto le dosi, ad una terza vaccinazione. Sono trenta milioni gli inglesi (57% degli adulti) che hanno ricevuto una prima dose in tre mesi. Altri tre milioni e mezzo di persone hanno avuto la seconda. I decessi per covid sono calati del 90% fra gli ultraottantenni, rispetto al picco dell’ondata di fine gennaio.

Terza dose

Ecco che ha preso corpo l’idea della terza dose in Inghilterra e dintorni. Potrebbe partire a settembre per rinforzare l’immunità, in modo da alzare il muro su eventuali nuove varianti. Sul fronte delle Aziende arrivano le conferme: nei primi giorni d’autunno, soprattutto le fasce più deboli, potrebbero sottoporsi ad un richiamo di Pfizer e BioNTech. Quest’ultime infatti hanno annunciato l’avvio di una ricerca sulla sicurezza e l’immunogenicità di una terza dose, contro l’infezione causata dalle varianti già in circolazione.

Effetti? Meglio se snelli

Dai diversi studi circa l’effetto delle vaccinazioni, si legge su Il Messaggero, emergono parecchie differenze sulla popolazione esaminata. Le donne giovani e snelle sono favorite. Il loro organismo trae il massimo dei vantaggi dalla protezione. Diversa appare invece la risposta degli uomini: Secondo una ricerca dell’Università di Dusseldorf, se gli individui sono anziani e in sovrappeso, non sviluppano sufficienti anticorpi.

Non è dunque una questione di stile, ma di migliori condizioni fisiche. Insomma anche gli anticorpi al covid-19 dimostrano di avere le loro preferenze.