Maggio 6, 2024

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Andrea Scanzi attacca Martina Ciontoli. Il legale dei Vannini ringrazia

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Andrea Scanzi ha dedicato un lungo post sul caso Vannini. Il giornalista e scrittore ha attaccato Martina Ciontoli. L’ex fidanzatina del ragazzo morto a Ladispoli è stata condannata insieme al resto della sua famiglia per l’omicidio del ventenne. Scanzi, dopo aver spiegato la vicenda, ha detto: “Martina Ciontoli, in quell’inferno che fu la notte tra il 17 e 18 maggio 2015 a Ladispoli, è la figura che per molti aspetti ne esce peggio. Moralmente peggio. Quello che fece, di concerto con la sua famiglia, resterà nei secoli indecente e imperdonabile.

Non ti piace la galera, povera stellina? Pensa quanto dev’essere piaciuto a Marco agonizzare per ore, soffrendo come un cane, mentre la donna che amava non faceva nulla per salvarlo”.

Andrea Scanzi ha ricevuto una lettera dal legale dei genitori di Marco che lo ringrazia per il post. Ecco le sue parole: “Ieri ho dedicato un lungo post a Marco Vannini. L’avevo già fatto e lo farò ancora. È una vicenda che mi devasta. E mi fanno orrore quei “giornalisti” che minimizzano le colpe dei Ciontoli. Soprattutto Martina, che era e resta sommamente e oscenamente imperdonabile. Dopo il mio post di ieri si è espresso pubblicamente Celestino Gnazi. È il difensore storico dei coniugi Vannini. Gnazi hai scritto parole che trovo molto importanti. Ne riporto anche qui alcuni passaggi.“

𝐶𝑎𝑟𝑜 𝐴𝑛𝑑𝑟𝑒𝑎 𝑆𝑐𝑎𝑛𝑧𝑖, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑛𝑠𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑖𝑢𝑔𝑖 𝑉𝑎𝑛𝑛𝑖𝑛𝑖. 𝐹𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝐿𝑒𝑖 ℎ𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑜𝑠𝑡, 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎𝑟𝐿𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑎, 𝑖𝑛𝑑𝑒𝑐𝑜𝑟𝑜𝑠𝑎, 𝑛𝑎𝑟𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑛𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑜, 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎. 𝑀𝑎𝑟𝑐𝑜 𝑉𝑎𝑛𝑛𝑖𝑛𝑖 𝑓𝑢 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑜 𝑑’𝑎𝑟𝑚𝑎 𝑑𝑎 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑎𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜, ℎ𝑎 𝑏𝑢𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑚𝑜𝑛𝑖, ℎ𝑎 𝑏𝑢𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒, ℎ𝑎 𝑓𝑟𝑎𝑛𝑡𝑢𝑚𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑜𝑙𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑜𝑡𝑡𝑜𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑝𝑖𝑑𝑒𝑟𝑚𝑖𝑑𝑒. 𝑀𝑎𝑟𝑐𝑜 ℎ𝑎 𝑒𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑢𝑟𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑢𝑚𝑎𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑎 𝑢𝑛’𝑜𝑟𝑎. 𝐸𝑏𝑏𝑒𝑛𝑒, 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑑𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑡𝑖𝑛𝑎 𝐶𝑖𝑜𝑛𝑡𝑜𝑙𝑖, 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑠𝑐𝑖𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑚𝑖𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑒𝑟𝑎 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎. 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑒𝑐𝑜𝑟𝑜𝑠𝑜. 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒”.

Ecco: facciamo tesoro di queste parole e teniamo alta la memoria su questa vicenda. Quella notte del 2015, a Ladispoli, Marco fu inghiottito dal Male più totale. Un Male che non potrà mai – mai – essere perdonato”.

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