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USA, abusi sessuali sulle ginnaste: Simon Biles piange al Senato e accusa l’FBI

Testimonianze sofferte quelle della campionessa olimpica di ginnastica artistica, Simon Biles, e delle sue compagne. Queste hanno trovato la forza di parlare pubblicamente, davanti al Senato, degli abusi sessuali subiti da anni da parte del medico della squadra, Larry Nassar, condannato nel 2018 alla pena di 176 anni di reclusione. Biles, riporta SkyTg24, ha accusato la Federazione e l’FBI: “Sono una vittima di abusi sessuali. Le circostanze che hanno portato a questo e hanno lasciato che continuassero sono direttamente legate al fatto che le organizzazioni create dal Congresso per proteggere me come atleta, non hanno fatto il proprio lavoro”. L’atleta, in lacrime, ha proseguito: “Incolpo Larry Nasser e incolpo anche un intero sistema che ha permesso e perpetrato i suoi abusi”.

Poi è stato il turno di McKayla Maroney, oro olimpico alle Olimpiadi di Londra 2012, che ha raccontato di aver subito molestie dall’età di 13 anni: “Hanno scelto di mentire e di proteggere un molestatore seriale di bambini. Che senso ha denunciare un abuso se i nostri agenti dell’FBI decidono di seppellire quel rapporto in un cassetto?”. Nassar è accusato di abusi sessuali da più di 330 donne e ragazze presso la USA Gymnastics e la Michigan State University.

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