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Dani Alves è stato arrestato a Barcellona per violenze ai danni di una donna. Il club messicano dei Pumas ha annunciato di aver rescisso il contratto del calciatore Dani Alves. Il brasiliano si trova in stato di “arresto preventivo” in Spagna per presunta violenza sessuale. La squadra messicana ha diramato un comunicato con le parole del presidente Leopoldo Silva: “Con questa decisione, il club ribadisce il proprio impegno a non tollerare alcun atto da parte di qualsiasi membro della nostra istituzione, chiunque esso sia, per minare lo spirito universitario e i suoi valori”.

il patron ha poi convocato una conferenza stampa in cui ha rilasciato una sola dichiarazione senza rispondere alle domande dei presenti. Ecco le sue parole: “Quella dei Pumas è un’istituzione che promuove il rispetto, il comportamento onesto, dignitoso e professionale dei suoi giocatori, dentro e fuori dal campo”. Dani Alves detiene il record del maggior numero di trofei vinti in carriera, ben 43. Il giocatore dalla Spagna continua a dichiararsi innocente.

Il giudice istruttore del tribunale numero 15 di Barcellona ha confermato l’arresto senza cauzione di Dani Alves. Il terzino brasiliano è stato accusato di aver molestato sessualmente una donna nei bagni di una discoteca di Barcellona la notte del 30 dicembre. Il giudice ha accolto la richiesta della Procura, che aveva chiesto la custodia cautelare del giocatore.

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CRISTIANO LUCARELLI – “Eccomi. Pensavate che mi nascondessi, che scappassi, che non ci mettessi la faccia? Mi dispiace deludervi, ma la faccia ce l’ho sempre messa per tante cose, figuriamoci se non ce la metto per una cosa che ho creato io, per un ragazzo che ho educato e cresciuto io, trasmettendogli dei grandi valori, dei valori di orgoglio, tolleranza e assoluta contrarietà alla violenza, soprattutto verso le donne”. Cristiano Lucarelli difende a spada tratta il figlio Mattia. L’ex attaccante e allenatore ha postato un video su Instagram in difesa del ragazzo accusato insieme al compagno di squadra Federico Apolloni di violenza di gruppo nei confronti di una studentessa statunitense conosciuta in un locale di Milano.

Lucarelli ha detto: “Se prima ero convinto che mio figlio fosse innocente, dopo aver letto gli atti rafforzo ancora di più l’idea, e inviterei con i commenti a stare calmi, perché siamo solo alle indagini preliminari. Il processo mediatico era quello che ci spaventava, si rischia di dare giudizi troppo affrettati. Questa è solo una misura cautelare dovuta, a detto di chi l’ha richiesta, al fatto che Mattia e l’altro indagato sono stati intercettati, senza saperlo, in una telefonata dove parlavano di un’ingiustizia, di uno scherzo, che non credevano a cosa stavano leggendo: da qui non si evinceva l’ammissione di colpevolezza, non si evincevano cenni di pentimento. Ma se io non ho commesso il fatto, perché durante una telefonata dovrei sentirmi colpevole? E’ una riflessione che dovremmo fare, perché anche io queste cose le ho sempre sentite in tv, quando ci sei dentro è tutto diverso”.

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Tra i commenti spicca quello di Daniele Portanova. L’ex difensore sta vivendo una situazione simile con il figlio Manolo, condannato in primo grado a sei anni di carcere. Portanova ha commentato sotto il video:
“Fratello ti sono vicino, purtroppo la cattiva informazione fomenta l’odio ingiusto verso dei ragazzi in maniera prematura e ingiustificata. Anche noi siamo vittima della “nuova moda” ma come ti ho già detto privatamente la VERITÀ viene sempre fuori in un modo o nell’altro”.