Discoteche, Briatore contro il Cts: “Sono dei bigotti, la loro scelta è folle”
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Le discoteche tornano a vedere la luce, o forse no. Dopo mesi di inattività, il Cts ha avallato la riapertura dei locali notturni al 35% al chiuso e al 50% all’aperto. Su Instagram Flavio Briatore ha commentato senza mezzi termini questa decisione: “Capitolo discoteche: sembrava una grande cosa, invece mi chiedo dove vivono questi qui del Comitato tecnico-scientifico. Nessuno di loro è mai stato in una discoteca perché la loro proposta di riapertura è assurda. Si rischia di far chiudere tutte le discoteche, o quasi tutte, e mettere a spasso 200/250 mila persone. E’ ridicolo questo limite al 35% compresi i dipendenti. Se un locale ha la capienza di 1000 persone ne può far entrare 350 in totale (60/70 circa sono lavoratori), arrivando quindi a poco meno di 300 clienti. Che criterio viene utilizzato? Chi prenota prima? Se c’è la ressa alla porta ne scegli uno al posto dell’altro? E’ una follia, non serve assolutamente a niente. Meglio lasciarle chiuse“.
L’alternativa
“Se vogliono penalizzare le discoteche e chi ci lavora (che comunque contribuiscono al turismo in Italia), meglio non riaprire i locali e dare dei contributi seri, non delle cavolate come in precedenza. Che ammazzino il settore, ma che supportino la gente che ci lavora. Questa roba del 35% è una roba che non sta in piedi. Nessuno del Cts sarà andato in discoteca, saranno dei bigottoni. Se lo spazio è di 1000 metri quadrati e si possono far entrare solo 300 persone, queste staranno in qualunque caso insieme“.
Assembramenti in passato
“Ricordo che a luglio abbiamo vinto gli Europei di calcio e in tutte le piazze del paese c’erano centinaia di migliaia di persone che si abbracciavano e baciavano. Lì va bene. Le metropolitane piene vanno bene. I treni vanno bene“.
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