RICOVERI COVID ITALIA – Continua a salire la curva dei ricoveri dei pazienti positivi al covid. Se la curva dei contagi sembra che si stia stabilizzando, diverso è il discorso negli ospedali. Come sottolinea l’agenzia Agenas, sono ben dodici le Regioni che hanno oltre il 30% dei posti letti occupati da pazienti affetti da SARS-CoV-2. Il dato peggiore è delle Marche (61%), seguite da Provincia autonoma di Trento (58%), Lombardia (57%), Piemonte (55%), Emilia Romagna (52%) e Umbria (52%). Sotto il 50% ci sono Abruzzo (49%), Friuli Venezia Giulia (46%), Molise (41%), Toscana (41%), Puglia (37%) e Lazio (34%), mentre il valore è invece al 30% nella Provincia autonoma di Bolzano. La media nazionale è del 38%, superiore di otto punti al limite indicato dal Cts. Un quadro preoccupante nonostante un anno di sacrifici e restrizioni. L’emergenza per le aziende ospedaliere, poi, non sembra affatto alle spalle.
RICOVERI COVID ITALIA – Non solo le terapie intensive, ma nei dati, aggiornati a ieri, anche i ricoveri nei reparti sono oltre la soglia d’allerta del 40%. I numeri aggiornati a 24 ore fa rivela che nel nostro paese si è toccato quota 42% di quelli ricoverati in Medicina interna, Infettivologia e Pneumologia. Per uscire dalla situazione è necessario seguire le regole di distanziamento con l’igiene continuo delle mani. A questo, poi, si spera che possa arrivare una risposta importante anche dalla campagna vaccinale. Al momento 2 milioni e mezzo di persone hanno fatto le due dosi del fluido anticovid, pari al 4,2% delle popolazione. Numeri ancora troppo bassi e che si spera possano impennarsi nei prossimi giorni, quando sono stati annunciate importanti innovazioni per accorciare i tempi. L’Italia, nel frattempo, continuerà con la divisione anche dopo il sei aprile come ha annunciato ieri Roberto Speranza, Ministro della Salute.
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